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Denti bianchi: due diverse soluzioni

I cibi e le bevande che assumiamo possono compromettere il naturale bianco dei denti, spegnere i sorrisi, creare qualche piccolo disagio estetico, ma riaccendere il bianco dei denti è possibile attraverso lo sbiancamento dentale,  un trattamento di estetica dentale non invasivo e molto comune, che consente di rimuovere le macchie sulle superficie dei denti.

Vogliamo proporvi due diverse soluzioni:

Sbiancamento dentale professionale eseguito in Studio

Dopo un’accurata pulizia dentale per rimuovere il tartaro e l’applicazione di appositi presidi per proteggere gengive e labbra, il trattamento prevede, attraverso apparecchiature all’avanguardia, l’applicazione di perossido di idrogeno con una concentrazione del 35-37% che, attraverso lampade  fotopolimerizzanti, sprigiona ossigeno e si attiva penetrando nello smalto dei denti, rendendolo più bianco e luminoso.

Il trattamento dura per un massimo di 2 ore e per le 24-48 ore successive è possibile provare una leggera sensibilità o di di irritazione gengivale.

Sbiancamento dentale professionale eseguito a casa

Una diversa soluzione allo sbiancamento dentale è quello domiciliare che si avvale dell’utilizzo di una mascherina da indossare a casa, sulla quale viene applicato un gel sbiancante che contiene perossido di carbammide, con percentuali del 20%.

Le mascherine sono realizzate su misura, quindi perfettamente adattabili alla propria dentatura, vengono utilizzate solo la notte e per un periodo che va dai 4 ai 6 giorni. Il trattamento può essere anche usato in associazione a quello in studio per accelerare il risultato, o in sostituzione poiché la bassa percentuale di perossido usato non compromette lo smalto dei denti.

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